In Svezia, come in molti altri sobborghi in tutta
Europa, la repressione da cui molti rifugiati stavano fuggendo, sembra invece
rincorrerli.
Nalin Pekgul, emigrata turca in Svezia, ex parlamentare Social-democratica. |
Nalin Pekgul, che si definisce musulmana praticante e che ha lavorato come politica nel Partito socialdemocratico, ha affermato che nelle aree abitate da immigrati, come il sobborgo di Tensta di Stoccolma, dove lei vive, la "Polizia della morale" si riunisce fuori dalle sale riunioni per impedire ai giovani di entrare se cercano di organizzare feste con musica. Le organizzazioni islamiche svedesi, spiega Pekgul, hanno rafforzato la loro posizione grazie al sostegno da parte dell'Arabia Saudita, delle agenzie governative, dei media e dei partiti politici svedesi e così via.
Secondo Pekgul, in Svezia ci sono molti musulmani che sono diventati fondamentalisti. Per aver richiamato l'attenzione del pubblico su questi cambiamenti, Pekgul è stata chiamata "islamofoba". Quando, in segno di protesta contro i musulmani estremisti, cominciò a indossare delle gonne corte a Tensta, fu molestata.
Zeliha Dagli, membro del Partito di sinistra svedese |
“Molto tempo fa sono fuggita dalla mia ex patria, a causa del terrore causato
dagli imam nella mia infanzia. Alcuni di loro controllavano le ragazze del villaggio.
Le ragazze più grandi non erano autorizzate a passare attraverso la piazza del
villaggio, ma dovevano sgattaiolare, fare delle deviazioni e rendersi
"invisibili".
Incedi e devastazioni al grido di "Allahu Akbar" nei sobborghi di Stoccolma (video) |
Voglio un rifugio e voglio bere un bicchiere di birra con i miei
amici, Lars, Hassan, Maria, Osman .... Voglio anche andare all'associazione
degli anziani, ascoltare jazz e ballare. Voglio coltivare le verdure nel mio
appezzamento indossando i pantaloncini corti, uscire con i miei amici e andare in spiaggia in bikini...
Sobborghi di Stoccolma in fiamme (clicca qui per vedere altre foto) |
La moschea di Tensta - Stoccolma (video) |
Tali strutture sociali islamiche
parallele influenzano anche la comunità LGBT (Lesbiche,
Gay, Bisessuali e Transgender, ndr). A Tensta, i politici locali hanno
deciso che la bandiera del Gay Pride venga sollevata nel centro città ogni anno
in agosto, quando si svolge la settimana del Gay Pride. Quando la bandiera
è stata sollevata a Tensta l'anno scorso è stata strappata dopo poche ore e sia
la bandiera che il pennone sono stati rubati. Uno dei politici locali che
ha presentato la proposta di issare la bandiera ha dichiarato: "Ci sono credenze culturali e certamente religiose che
pensano che la LGBT non dovrebbe esistere negli spazi pubblici".
Anche il museo di Tensta è denso di presenze islamiche |
Che l'omosessualità crea disordini in alcune aree immigrate non è un
segreto. Proprio questa situazione, tuttavia, ha portato un'attivista Jan
Sjunesson nel 2015 a mettere in scena Gay Pride Järva (Järva è
un quartiere di Stoccolma), una sfilata di Gay Pride per la periferia degli
immigrati di Stoccolma.
Centro commerciale di Tensta. La popolazione immigrata sfiora il 70 % |
In aprile, i media svedesi hanno riferito come la “Charter shool” islamica
di Al-Azhar a Stoccolma
separa ragazzi
e ragazze sul bus scolastico. Le ragazze entrano attraverso la porta sul retro,
mentre i ragazzi entrano attraverso la porta davanti. La storia dei
diritti civili statunitensi non è probabilmente menzionata nella classe di
storia di Al-Azhar.
Manifestazione di islamici a Tensta. In alcune scuole i bambini immigrati sono il 100% |
La lezione da imparare da questi contrasti è quella di non farsi ingannare dai politici svedesi che cercano di ritrarre la
Svezia come un paradiso liberale e tollerante. L'esperienza dei sobborghi degli
immigrati delle città svedesi dimostra che gran
parte della popolazione svedese non fa parte della Svezia femminista e liberale. I
(musulmani, ndr) liberali sono perseguitati dagli islamisti ogni giorno perché nelle
loro comunità c'è una mancanza di tolleranza.
Il problema è che coloro che
governano la Svezia non provengono da questi sobborghi, non ne hanno alcuna
conoscenza approfondita e non hanno chiaramente interesse a questi sobborghi degli
immigrati dove le persone non possono vivere come cittadini liberi.
Interno della moschea di Tensta - Stoccolma (video) |
Quando gli islamisti inizieranno a disturbare le élite liberali e la loro sfera culturale, i liberali in Svezia li considereranno un problema. Ironia della sorte, per queste élite liberali, che non molto tempo fa volevano salvare il mondo attraverso una politica liberale dei rifugiati, la loro motivazione primaria sembra semplicemente essere l’interesse personale.
Nima Gholam Ali Pour - 7 giugno 2017
Nima Gholam Ali Pour è membro del consiglio di istruzione della città
svedese di Malmö ed è impegnato in diversi gruppi di esperti in Svezia
interessati al Medio Oriente. È anche redattore del sito social-conservatore “Situation Malmö”,
ed è autore del libro svedese "Därför är mångkultur förtryck" ("Perché il
multiculturalismo è oppressione").
Articolo originale in inglese:
https://www.gatestoneinstitute.org/10452/sweden-multicultural-apartheid
Video, foto, didascalie e titoli a cura del Centro Studi Antislamici (CSA)
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