Per quanto i professionisti del politicamente corretto (giornalisti, politici, intellettuali) di destra, di centro e di sinistra, si affannino da qualche decennio a mascherare la gravità del conflitto insanabile tra occidente borghese (ma pur sempre figlio della rivoluzione francese) e pensiero religioso, basta la più innocua e blanda delle espressioni di ironia e satira sull’Islam (ieri le vignette danesi oggi alcuni minuti di un film satirico sulla vita di Maometto) per riaccendere focolai potenzialmente esplosivi ed inarrestabili.
Questi pompieri della ragione vorrebbero far apparire normale il fatto che una società ultratecnologica e secolarizzata, possa convivere allegramente con chi tutte le domeniche si fa uno spuntino cannibalesco a base del corpo e del sangue di un personaggio immaginario di duemila anni fa o con chi pensa che alla fine della sua vita si ritroverà in paradiso con settanta vergini pronte a soddisfarlo, e in nome di questi deliri psicotici ha commesso e vorrebbe commettere i peggiori massacri.
Ma per quanto l’umanità sia ormai sul precipizio della follia collettiva, un minimo di buon senso e di contatto con la realtà è sempre presente ed ogni tanto prova a riemergere timidamente. Questa piccola fiamma va tenuta accesa a tutti i costi, alimentata e diffusa il più possibile, se non vogliamo soccombere (in tutti i sensi) ai sacerdoti della menzogna universale.
Per ora pubblichiamo alcuni brani di un articolo di “Repubblica.It”, solo per avere qualche indizio di base su questo episodio, ma con la raccomandazione di prendere tutte le notizie con beneficio d’inventario perché tutti i giornali borghesi, chi più chi meno, sono specializzati nel presentare gli eventi basandosi spesso solo sul lancio di poche agenzie di stampa che controllano l’informazione mondiale, senza verificare i fatti, omettendo dei dati importanti, amplificando quelli secondari o insignificanti, il tutto per mistificare, falsificare o manipolare le notizie. Appena possibile faremo un articolo attingendo il più possibile a fonti dirette od indipendenti.
“L'autore. Il trailer della pellicola Innocence of Muslims (Innocenza dei musulmani) è stato diffuso su Youtube da Morris Sadek, un egiziano di religione cristiana, che risiede negli Stati Uniti ed è conosciuto per le sue posizioni contro l'Islam. Secondo il Wall Street Journal lo sceneggiatore del filmato è Sam Bacile, un cittadino statunitense che descrive se stesso come ebreo israeliano. Nel trailer di 14 minuti, Maometto viene dipinto come un personaggio folle, imbroglione e donnaiolo che considera accettabili gli abusi sessuali sui bambini. Non mancano numerosi episodi in cui il profeta viene preso in giro. Bacile, 56 anni, lavora come agente immobiliare in California, e ha spiegato che a suo parere il suo film aiuterà Israele, perché fa vedere al mondo le imperfezioni dell'Islam. L'uomo si sta nascondendo da quando sono scoppiate le proteste. "L'Islam è un tumore, punto - ha ripetuto più volte durante l'intervista - Il problema principale è che sono stato il primo ad aver presentato Maometto sullo schermo e questo li ha fatti impazzire. Ma dobbiamo aprire questa porta: dopo l'11 settembre tutti dovrebbero essere portati davanti a un giudice, perfino Gesù e Maometto". Il regista ha ammesso che non si aspettava una reazione così furiosa. Bacile ha spiegato che per il momento ha respinto le offerte di distribuzione del filmato: "Il mio piano è di produrre una serie di 200 ore".
Il film. Il film di due ore è costato 5 milioni di dollari ed è stato finanziato grazie ai contributi di oltre cento donatori ebrei. Il film è stato prodotto nell'estate del 2011, con la partecipazione di 59 attori e 45 membri della troupe cinematografica. Finora è stato presentato per intero soltanto una volta in un cinema di Hollywood, rimasto quasi completamente vuoto.
I precedenti. Nel 2005 il quotidiano danese Jyllands-Posten pubblicò 12 vignette con caricature di Maometto, che scatenarono proteste nel mondo islamico. Per molti musulmani qualsiasi raffigurazione del profeta è proibita e blasfema." [e chi se ne frega, aggiungiamo noi]
Il film. Il film di due ore è costato 5 milioni di dollari ed è stato finanziato grazie ai contributi di oltre cento donatori ebrei. Il film è stato prodotto nell'estate del 2011, con la partecipazione di 59 attori e 45 membri della troupe cinematografica. Finora è stato presentato per intero soltanto una volta in un cinema di Hollywood, rimasto quasi completamente vuoto.
I precedenti. Nel 2005 il quotidiano danese Jyllands-Posten pubblicò 12 vignette con caricature di Maometto, che scatenarono proteste nel mondo islamico. Per molti musulmani qualsiasi raffigurazione del profeta è proibita e blasfema." [e chi se ne frega, aggiungiamo noi]
UAACS - Unione per l’Ateismo Antireligioso e il Comunismo Sovietico
L'assurdo e' che il popolo arabo non l'ha visto perche' ritrae il 'profeta' (ed e' peccato vederlo) e molti occidentali che non conoscono la lingua inglese non sanno neanche di cosa parla.....e ci sono stati i morti!
RispondiEliminaxanad
Il concetto non e' questo ... Il problema e' che e' inaccettabile che nel 2013 si usi ancora un video peraltro innocuo come scusa per generare violenze di ogni tipo e assassinare gente....vedi ambasciatore USA. Mi chiedo inoltre perché mentre noi ci poniamo il problema di ospitare questa gente dando loro la possibilita' di costruire moschee e vivere liberamente il loro credo ad oggi non e' possibile costruire una chiesa in alcuni paesi musulmani...?... Da noi la liberta' e un concetto inalienabile ditelo a questa gente quindi anche vedere un video o pubblicare un video liberamente appunto fa' parte dello stesso concetto si chiama appunto libertà !!!!
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